
Autore: Maurizio Paolo Nicosia
Data di pubblicazione: 30 ottobre 2024
Avanti c'è posto
Nel mese di luglio ho dedicato alcune delle mie giornate a degli stagisti per il loro tirocinio curriculare.
Una delle prime analisi che facevo fare loro era quella relativa all’evoluzione del mondo bancario italiano.
Per i non addetti ai lavori, ed i ragazzi lo erano, la rivoluzione, che negli ultimi anni ha intrapreso il settore, non è percepita in maniera lineare.
Il travaso dapprima lento, oggi impetuoso, della raccolta dalle Banche tradizionali alle Banche reti, è in progressione esponenziale.
Ma è così in tutta Italia o vi sono dei distinguo tra regione e regione?
La desertificazione bancaria in Sicilia
La First Cisl da alcuni anni ha istituito un osservatorio sulla desertificazione bancaria e nello studio del 30 giugno riporta che negli ultimi 10 anni la Sicilia ha perso 470 sportelli con una riduzione del 38%.
Con uno sportello ogni 4.500 abitanti la Sicilia è la penultima regione d’Italia.
È chiaro che la principale motivazione di questo fenomeno è la notevole crescita delle operazioni online che riducono fortemente la presenza di personale amministrativo e richiedono sempre più la presenza di specialisti che curino meglio esigenze specifiche dei clienti.
Ma anche in Sicilia come nel resto d’Italia il mondo delle reti di Consulenza Finanziaria drena costantemente masse e clienti al modo bancario tradizionale.
La crescita della Consulenza Finanziaria anche in Sicilia
Le masse bancarie della Sicilia negli ultimi 5 anni sono cresciute di circa 3 mld portandosi da 92 a 95 mld, contestualmente dal 2019 al 2024 le masse delle reti di consulenza sono cresciute da 14,5 a 20,5 mld.
La crescita quindi delle reti di consulenza è stata del 25% ed il travaso dalle banche tradizionali alle reti del 6% circa.
Un dato che balza agli occhi è che il numero dei consulenti abilitati è passato da 1003 a 1044 e quindi non si è avuta una crescita dei consulenti, ma un'imponente crescita delle masse pro capite oggi arrivate alle soglie dei 21 milioni.
Da questo consegue che il consulente crescendo di dimensione si professionalizza sempre più.
Cosa aspettarsi dal futuro
La domanda che sorge spontanea è se questo trend è destinato a salire e con quale velocità.
Per potere rispondere è utile rivolgersi al mercato più maturo della nostra penisola, ovvero quello lombardo. I fenomeni finanziari che nascono in Lombardia storicamente, con qualche anno di differenza, arrivano nelle altre regioni. In Lombardia dei 660 mld di raccolta le reti ne gestiscono 257 circa il 40%.
Il trend degli ultimi 5 anni è stato esplosivo e il confronto dei trend nel tempo ci proietta un dato di 30 mld di masse amministrate in Sicilia nei prossimi 5 anni.
Considerato che si è abbassato il turnover dei consulenti da rete a rete, ma si è alzato il travaso dei dipendenti bancari dalle banche tradizionali alle reti, con molta probabilità questo fenomeno potrà abbracciare anche la nostra regione.
Un’occasione per i dipendenti bancari
Il punto focale è che le Reti continueranno a crescere, drenando posizioni alle banche tradizionali, per una serie di fattori evidenti quali specializzazione, relazione e seguimento diretto.
Se questo avverrà con la crescita dei volumi degli attuali consulenti, come è stato nell’ultimo quinquennio, o con il passaggio dei dipendenti bancari alla consulenza, dipende dalla capacità di sapere cogliere un’occasione di crescita personale e/o professionale da parte di questi ultimi.
Fonti:
Assoreti-Dati Territoriali-Report trimestrale- III Trim 2019; II trim 2024
Banca D’Italia – Rapporto annuale economie regionali Lombardia; Sicilia
First Cisl – Osservatorio sulla desertificazione bancaria 30/06/2024
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